Castelli Calabresi


ELENCO GENERALE

1) Le Castella

2) Castello di Roseto

3) Castello Carafa

4) Castello della Valle

5) Castello Ruffo di Scilla

6) Castello ducale di Corigliano

7) Castello Murat

8) Castello Normanno-Svevo di Cosenza

9) Castello Carlo V

10) Castello Aragonese di Reggio Calabria

11) Castello Ruffo di Nicotera

12) Castello Svevo di Rocca Imperiale

13) Castello di Caccuri

14) Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

15) Castello Aragonese di Castovillari

16) Castello Normanno di Stilo

17) Castello di Belvedere marittimo

18) Regio Castello di Amantea

19) Castello di Squillace

20) Castello Normanno di Amendolara

21) Castello Galluppi

22) Castello di Serragiumenta

23) Castello di Gioiosa

24) Castello Gallelli di Badolato

25) Castello di San Mauro

Castello Carlo V



Il castello di Carlo V è una fortezza di epoca medievale che sorge nella parte antica di Crotone. Costruito nel XV secolo per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni, fu modificato nel 1541 da Carlo V. Presenta una pianta poligonale, e due torri: una più massiccia detta “Torre Aiutante”, e un’altra detta “Torre Comandante”. Attualmente il castello ospita una sezione del museo archeologico nazionale di Crotone e la Biblioteca Comunale “Armando Lucifero”. Il castello è di proprietà dello Stato ed è in totale consegna alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.

Il castello di Crotone nasce come una rudimentale fortezza sull’antica Acropoli greca, per difendere il territorio dalle invasioni straniere. Nel corso degli anni, successive dominazioni apportarono modifiche per migliorarne la difesa, ma la costruzione attuale avvenne sotto gli spagnoli con il viceré Don Pedro di Toledo, ad opera dell’architetto italiano Gian Giacomo dell’Acaya, che ne fece una delle più possenti fortezze militari d’Italia. Si entrava nel castello dall’attuale Piazza Castello, grazie ad un ponte in parte fisso in muratura ed in parte levatoio in legno.  La porta principale era inserita in una torre a forma di piramide tronca che dominava le cortine occidentali tra le due torri d’entrata, il ponte ed il fossato. Nel fossato è stata messa in luce la base della grande torre quadrangolare detta “della manovella”, con la quale si sollevava il ponte. Il Baluardo di San Giacomo era una struttura importante perché dominava il porto e la Marina circostante. Serviva da riparo alle truppe e vi era il fanale principale del porto. Nel 1895 fu in parte demolito per ricavarne materiale da costruzione. All’interno del baluardo vi è una scala che conduce alla Porta del Soccorso, posta ai piedi del baluardo. La cortina orientale (detta de lo critazzo) tra il Baluardo di San Giacomo e quello di Santa Caterina ingloba i resti della Torre di Santa Maria, pertinente al più antico castello medievale, messa in luce grazie agli scavi compiuti nel 2010 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. La Torre Aiutante, simile a quella del Comandante, era adibita a dimora degli ufficiali. La Torre Marchesana a base circolare armata di quattro cannoni sorgeva all’interno del castello, nella parte centrale più elevata ed era un ottimo posto di osservazione; usata come carcere per i forzati che costruivano il porto fu danneggiata dal terremoto nel 1862. Sottostante alla Marchesana vi era un’altra torre minore con numerose feritoie per i fucilieri. Il castello ospitava i soldati, la Chiesa di San Dionisio (1601), la Chiesa Nuova e la Chiesa di San Carlo (1859), l’alloggio del castellano, i magazzini dell’artiglieria, una caserma per le donne ed una prigione detta “La Serpe”. È stata anche restaurata la Caserma Campana.























Utilizziamo i cookie per garantire la migliore esperienza sul nostro sito Web. Per saperne di più, vai alla pagina sulla privacy.
x
.......................