Castelli Calabresi


ELENCO GENERALE

1) Le Castella

2) Castello di Roseto

3) Castello Carafa

4) Castello della Valle

5) Castello Ruffo di Scilla

6) Castello ducale di Corigliano

7) Castello Murat

8) Castello Normanno-Svevo di Cosenza

9) Castello Carlo V

10) Castello Aragonese di Reggio Calabria

11) Castello Ruffo di Nicotera

12) Castello Svevo di Rocca Imperiale

13) Castello di Caccuri

14) Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

15) Castello Aragonese di Castovillari

16) Castello Normanno di Stilo

17) Castello di Belvedere marittimo

18) Regio Castello di Amantea

19) Castello di Squillace

20) Castello Normanno di Amendolara

21) Castello Galluppi

22) Castello di Serragiumenta

23) Castello di Gioiosa

24) Castello Gallelli di Badolato

25) Castello di San Mauro

Castello di Gioiosa



Il castello sorge a strabiombo lungo il corso della fiumara galizzi, a cinque chilometri dalla costa, sulla sommità del promontorio roccioso dove nel corso dei secoli ebbe inizio lo sviluppo dell'abitato gioiosano. Il castello è a pianta più o meno triangolare e presenta due torri dislocate agli angoli esposti ad oriente e occidente. L'ingresso è posto sull'antico fossato ,presso la parete meridionale,e immette in un lungo corridoio che separava le due ale del complesso, l'orientale e l'occidentale. A tale ingresso si accede attraverso un ponte in muratura con annessa scalinata.

Al di qua del fossato si trova un edificio signorile che a partire dalla metà del seicento è stato adibito a palazzo baronale e dimora del feudatario. L'ultimo tratto di strada pubblica che conduceva a tale abitazione e allo stesso castello venne recintata da un muro trasversale edificato ai piedi della torre orientale nel quale s inserì un ampio portale corredato da un cancello cancello. Lungo la vecchi strada venne realizzato un giardino e il fossato fu trasformato in un cortile che costruì il raccordo tra i ruderi della fortificazione e il palazzo baronale.

L'analisi delle fonti induce a ritenere che la costruzione del castello vada collocata durante il periodo svevo (1194-1265) o nei primi decenni del dominio angioino (1266-1443).

Il castello, appartenuto alle famiglie Caraccciolo e Carafa, dalla fine dell'ottocento è di proprietà dei marchesi Pellicano.









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