ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO
(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).
Titoli:
patrizio di Tropea.
Dimora:
Polistena, Tropea.
Si
crede abbia preso il nome dalla terra di Giffoni (Calabria) da loro
posseduta.
TOMMASO
e RINALDO vennero espropriati dei loro beni per aver parteggiato per gli Svevi su ordine di re Carlo D’Angiò. GERARDO
contestabile in Calabria per Carlo l’Illustre. Il casato partecipò alla lotta tra papa Urbani VI e l’antipapa
Clemente VII, LEONARDO venne nominato cardinale da quest’ultimo ed imprigionato da re Carlo II Durazzo ed inviato dal papa Urbano VI
che gli tolse la porpora cardinalizia; ORAZIO difensore di Malta contro i Turchi nel 1565; FABRIZIO fondò in Cinquefondi il
monastero dei Frati Minori Osservanti. Il casato possedette i feudi di Tortora, Altavilla e Cinquefondi, decorata nel 1615 del
titolo di marchese che passò nel 1712 alla famiglia Pescara.
Ricevuta nell’Ordine di Malta nel 1703, iscritta nelle Piazze Chiuse del Regno nel 1805.
Iscritta
nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano nel 1922. ARMA: scaccato d’argento e di nero, con fascia di rosso attraversante.
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